Il significato delle sigle dei vetri
Vi siete mai chiesti qual è il significato delle sigle utilizzate nei preventivi delle finestre?
Corrispondono allo spessore e alle caratteristiche intrinseche del vetro utilizzato.
Con il Decreto Requisiti, alle finestre viene richiesto un ulteriore miglioramento delle performances termiche. Ma come valutare le prestazioni di una finestra?
Occorre valutare la trasmittanza dell’infisso Uw.
Semplificando, la trasmittanza ci indica le dispersioni termiche della finestra che incideranno sui costi in bolletta. Questo valore dipende dalla stratigrafia dell’infisso che viene indentificata tramite delle sigle. Ne segue che conoscere il significato delle sigle indicate all’interno delle schede tecniche è molto utile per saper leggere i preventivi.
Spessore della vetrocamera – il primo valore segnalato nelle sigle è lo spessore del vetro. Lo spessore potrebbe essere indicato tramite una cifra, oppure, qualora fosse costituito da più vetri incollati, da una successione di numeri o da una somma di numeri. Ad esempio, se un vetro da 6 mm fosse costituito da due lastre attaccate, potrebbe essere indicato con 3+3 oppure 33. Esistono anche i vetri 44 e 55.
Intercapedine della vetrocamera: – a seguire, troverai lo spessore della camera d’aria. Sappi che, i vari strati che compongono la vetrocamera sono divisi da una barra obliqua “/” o da un “+”. Facciamo un esempio: doppio vetro da 4mm con 16mm di intercapedine, viene indicato nel seguente modo: 4 / 16 / 4
La vetrocamera potrebbe essere riempita con aria, oppure con:
* Argon: Ar (il più diffuso)
* Kripton: Kr (il più costoso e performante)
Riprendendo l’esempio precedente, e sostituendo l’aria con l’argon, avremo: 4 / 16 Ar / 4
Vediamo altri acronimi in cui potresti incappare:
* strati di colla: “.2” “.3” “.4”;
* aumento delle proprietà antiacustiche: AC;
* canalina distanziatrice a bordo caldo (warm edge) delle lastre di vetro: WE. Questi materiali hanno sostituito le canaline in alluminio, ormai da evitare;
* temperato: “temp” o “T“. Questo strato viene inserito per evitare shock termici che possano frantumare le lastre;
* PVB: pellicole in polivinilbutirrale antieffrazione che sono in grado di resistere a ripetuti urti con oggetti metallici;
* basso emissivo: Low-E oppure BE: ormai sempre presente, si ottiene applicando 4 pellicole di diversi materiali, generalmente sul vetro rivolto verso l’interno. Questa soluzione permette di isolare ulteriormente l’ambiente;
* oltre al basso emissivo, esiste un vetro ancora più performante: il vetro Selettivo o 4s (4 stagioni) che, oltre a limitare la dispersione di calore in inverno, filtra i raggi solari in estate.
Ora che avete tutte le conoscenze per valutare il Vostro preventivo… BUONA LETTURA!